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PORTALE CON TRIGAMMA CRISTICO

CORSO DELLA REPUBBLICA, 51
portale trigramma cristico

Al civico 51 di Corso Repubblica e non si può fare a meno di notare che i numerosi portali sfoggiano diverse decorazioni e simbologie. Particolarmente interessante è quello del civico 51, la cui chiave di volta di pietra è decorata con la scultura di uno scudo che reca le lettere IHS.

Si tratta del “Trigramma Cristico” o “Cristogramma”. Le tre lettere sono le iniziali del nome di Gesù in greco; “Jesus Hristòs Sotèr” ovvero “Gesù Cristo Salvatore”. Spesso vengono tradotte in latino come: “Iesus Hominum Salvator”, “Gesù Salvatore degli Uomini”. Ma sono stati proposti pure altri significati. Ad esempio potrebbe trattarsi dell’abbreviazione del famoso motto costantiniano “In Hoc Signo (Vinces)”, “In questo Segno vincerai”. Secondo la leggenda, l’Imperatore Costantino (272-337) vinse nel 312 d.C. la battaglia di Ponte Milvio alle porte di Roma, sconfiggendo l’usurpatore Massenzio, in quanto avrebbe visto in cielo (o sognato la notte, a seconda delle versioni) la Croce di Cristo (o il “Crismon” o “Monogramma di Cristo”) con, appunto, la frase “In Hoc Signo Vinces”. A volte l’acronimo “IHS” presenta alcune varianti. Spesso, infatti, poiché la lettera greca “iota” può essere trascritta in alfabeto latino sia come “I”, sia come “J”, si può trovare “JHS”. Inoltre, poiché a volte la lettera greca “sigma” veniva tracciata simile ad una mezzaluna, essa veniva trascritta con la lettera latina che più le assomigliava, ovvero la “C”. Da qui nacquero alcune versioni tardo-antiche dell’acronimo come “IHC” o “JHC”. Qualche volta è capitato di osservare versioni con la “Y” al posto della “I”, ovvero “YHS” e “YHC”. Il “Cristogramma” venne utilizzato anche dai celebri Cavalieri Templari. Giovanna d’Arco, la Pulzella d’Orleans (Jeanne d’Arc 1412-1431), portava l’IHS ricamato sul proprio vessillo.

Questa versione del “Cristogramma” è ascrivibile a San Bernardino da Siena (1380-1444) che nel 1427, su ordine di papa Martino V, aggiunse all’IHS una croce, tracciata sopra segmento mediano dell’“H”. A volte è una delle due aste della lettera “H” a diventare una croce. Esiste una ulteriore versione dell’IHS che oltre alla Croce reca pure i Tre Chiodi della Crocifissione. Venne realizzata da Ignazio da Loyola che nel 1541 la adottò prima come sigillo personale e successivamente come stemma della stessa “Compagnia di Gesù” ovvero i Gesuiti. Anche questa versione è visibile a Patrica sul portale dell’ingresso della canonica della chiesa di S Francesco Savero al civico 18 di via Patricio.

(Testo di Giancarlo Pavat)

 


 

DOORWAY WITH CHRISTIAN TRIGRAM AT NUMBER 51, CORSO REPUBBLICA

Along Corso Repubblica, one cannot fail to notice that various doorways display a range of embellishments and symbolic decorations. Most interesting of all is the doorway at number 51, where the keystone is embellished with a sculpture featuring a shield carrying the letters IHS.

This is the ‘Christian Trigram’ or ‘Christogram’. The three letters are the initials of Jesus’ name in Greek; ‘Jesus Hristòs Sotèr’, in other words Jesus Christ Saviour. Frequently translated into Latin as “Iesus Hominum Salvator”, or Jesus Saviour of Men. Yet other meanings have also been forwarded. For example, it may be an abbreviation of the famous motto of Constantine, ‘In Hoc Signo (Vinces)’, ‘In this Sign you will Conquer’. As legend would have it, in 312 AD, Emperor Constantine (272-337) defeated his usurper, Massensius, in the battle of the Milvian Bridge, the previous night having seen in the heavens (or possibly having dreamt, according to some) the Cross of Christ (the ‘Crismon’ or ‘Monogram of Christ), bearing the words “In Hoc Signo Vinces”. At times, we may find some variations to the acronym ‘IHS’. Indeed, since the Greek letter iota may be transcribed into the Latin alphabet with either an ‘I’ or a ‘J’, we sometimes come across ‘JHS’. Furthermore, the Greek letter sigma was crescent- shaped and was often transcribed with the Latin letter most similar in aspect, namely a ‘C’. This gave rise to some versions of the acronym in late antiquity as ‘IHC’ or ‘JHC’. Examples have been found of a ‘Y’ in place of the ‘I’, giving us ‘YHS’ and ‘YHC’. The Christogram was also adopted by the famous Knights Templar and Joan of Arc, the Maid of Orleans (1412-1431), had IHS emblazoned on her standard.

This version of the Christogram might be ascribed to Saint Bernardino of Siena (1380-1444) who, in 1427, at the bequest of Pope Martin V, added a cross to the letters HIS, on the bar across the middle of the letter H. At times, the cross constitutes one of the upright elements of the letter H. There is another version again in which, in addition to the Cross, the acronym also features the Three Nails of the Crucifixion. This version was first executed by Ignazio da Loyola who, in 1541, adopted it as a sort of personal seal and later as the emblem of the ‘Society of Jesus’ or Jesuits. This version, too, can also be seen in Patrica over the rectory doorway of the church of Saint Francesco Savero at number 18, via Patricio.

(Text by Giancarlo Pavat)




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